Istituzione Banca dati lavoratori disabili e collocamento mirato

24 febb 2022 Il Ministero del Lavoro indica i dati da trasmettere e le modalità attuative della Banca dati creata per il collocamento mirato dei disabili. (Decreto 29/12/2021)

La Banca dati del collocamento mirato, istituita presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, raccoglie i dati relativi: ai lavoratori con disabilità e categorie protette; ai datori di lavoro obbligati alle assunzioni dei medesimi e agli uffici competenti.
Essa è costituita dalle informazioni concernenti i prospetti informativi che devono essere inoltrati dai datori di lavoro pubblici e privati; gli accomodamenti ragionevoli adottati dai datori di lavoro obbligati; gli esoneri autocertificati; le comunicazioni obbligatorie concernenti le instaurazioni, le variazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro dei lavoratori interessati; le sospensioni; gli esoneri autorizzati; le convenzioni; i lavoratori con disabilità e le categorie protette; le schede recanti indicazioni circa le capacità lavorative, le abilità, le competenze e le inclinazioni, nonché la natura e il grado della disabilità; gli avviamenti effettuati dagli uffici competenti; le informazioni pertinenti ed indispensabili per le finalità di inserimento lavorativo contenute nel verbale di accertamento delle condizioni di disabilità, che danno diritto di accedere al sistema per l’inserimento lavorativo; gli incentivi di cui il datore di lavoro beneficia; gli incentivi e le agevolazioni in materia di collocamento delle persone con disabilità ; le sovvenzioni per interventi in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa in nuova occupazione delle persone con disabilità per infortunio sul lavoro o malattia professionale erogate dall’INAIL ai datori di lavoro; la comunicazione contenente tempi e modalità di copertura della quota di riserva da parte delle amministrazioni pubbliche.

Le informazioni contenute nella Banca dati sono rese accessibili:
– alle regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano ed agli altri enti pubblici responsabili del collocamento mirato con riferimento al proprio ambito territoriale di competenza;
– all’Ispettorato nazionale del lavoro (INL);
– all’ANPAL, cui sono conferite le funzioni di coordinamento nella gestione del collocamento mirato;
– al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, con riguardo ai dati concernenti i datori di lavoro pubblici;
– ai datori di lavoro pubblici e privati;
– alle persone iscritte negli elenchi del collocamento mirato, che, per la consultazione dei propri dati, potranno accedere attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (SPID) o attraverso la Carta di identità elettronica (CIE).

Calcolo Inps della retribuzione pensionabile

Con messaggio Inps n. 883/2022, è stato individuato il calcolo della retribuzione pensionabile e definiti i criteri per la neutralizzazione dei periodi contributivi per disoccupazione riferiti alle ultime 260 settimane di contribuzione antecedenti la decorrenza della pensione.

Con sentenza n. 82 del 2017 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 3, ottavo comma, della legge 29 maggio 1982, n. 297, recante “Disciplina del trattamento di fine rapporto e norme in materia pensionistica”, per contrasto con gli articoli 36, primo comma, e 38, secondo comma, della Costituzione, “nella parte in cui non prevede che, nell’ipotesi di lavoratore che abbia già maturato i requisiti assicurativi e contributivi per conseguire la pensione e percepisca contributi per disoccupazione nelle ultime duecentosessanta settimane antecedenti la decorrenza della pensione, la pensione liquidata non possa essere comunque inferiore a quella che sarebbe spettata, al raggiungimento dell’età pensionabile, escludendo dal computo, ad ogni effetto, i periodi di contribuzione per disoccupazione relativi alle ultime duecentosessanta settimane, in quanto non necessari ai fini del requisito dell’anzianità contributiva minima”.
La disposizione, di cui è stata dichiarata la parziale illegittimità, disciplina i criteri di determinazione della retribuzione pensionabile per le pensioni liquidate con decorrenza successiva al 30 giugno 1982 con il sistema di calcolo retributivo nonché, relativamente alla quota di pensione retributiva, per i trattamenti di pensione liquidati con il sistema di calcolo misto.
In particolare, la retribuzione annua pensionabile per le pensioni dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti è costituita “dalla quinta parte della somma delle retribuzioni percepite in costanza di rapporto di lavoro, o corrispondenti a periodi riconosciuti figurativamente, ovvero ad eventuale contribuzione volontaria, risultante dalle ultime 260 settimane di contribuzione antecedenti la decorrenza della pensione.
Secondo la Corte Costituzionale, “quando il diritto alla pensione sia già sorto in conseguenza dei contributi in precedenza versati, la contribuzione successiva non può compromettere la misura della prestazione potenzialmente maturata, soprattutto quando sia più esigua per fattori indipendenti dalle scelte del lavoratore”.
Tanto premesso, con il presente messaggio si illustrano i criteri applicativi della neutralizzazione dei periodi di contribuzione per disoccupazione che si situano nelle ultime 260 settimane antecedenti la decorrenza della pensione, ove tale neutralizzazione determini un importo più favorevole.

Elemento di Garanzia Retributiva a febbraio per il CCNL Ombrelli – Industria

Erogato, con la retribuzione del mese di febbraio, un Elemento di Garanzia Retributiva agliaddetti delle Industrie Manifatturiere degli Ombrelli e Ombrelloni.

In base all’accordo firmato il 1/3/2021, ai fini dell’incentivazione alla contrattazione aziendale, a favore dei lavoratori dipendenti da aziende prive della contrattazione aziendale o territoriale e che non percepiscono altri trattamenti economici individuali o collettivi oltre a quanto spettante in base al presente contratto nazionale, è riconosciuto un importo a titolo di “Elemento di Garanzia Retributiva – EGR” pari a 230,00 euro lordi da erogare a febbraio 2022.
Tale elemento sarà del pari riconosciuto nel caso in cui Aziende o Associazioni datoriali territoriali non abbiano effettuato alla scadenza degli accordi gli incontri di verifica sulle condizioni di rinnovo degli accordi medesimi e/o non abbiano trovato soluzioni concordi
L’importo dell’EGR, che è da intendersi omnicomprensivo di ogni incidenza su tutti gli istituti legali e contrattuali, compreso il TFR, sarà corrisposto interamente ai lavoratori in forza dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno precedente all’erogazione e proporzionalmente ridotto in dodicesimi per gli altri lavoratori, considerando come mese intero la frazione di mese superiore a 15 giorni.
Sarà altresì riproporzionato per i lavoratori a tempo parziale in base al minor orario contrattuale.
Le aziende in situazione di crisi rilevata nell’anno precedente l’erogazione e/o nell’anno di competenza dell’erogazione, che hanno fatto ricorso agli ammortizza- tori sociali o abbiano formulato istanza per il ricorso a procedure concorsuali di cui alla Legge fallimentare, nel corso di apposito incontro, anche durante l’espleta- mento delle procedure per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, potranno definire con RSU e/o OOSS di categoria la sospensione, la riduzione o il differimento della corresponsione dell’EGR per l’anno di competenza.